È il pane più diffuso nella provincia trevigiana. Dall'aspetto davvero singolare e caratteristico, la piava si ottiene grazie ad una lavorazione piuttosto impegnativa. Da sempre, questo tipo di pane, fragrante e profumato, si sposa in maniera magistrale con ogni tipo di insaccato e affettato.
Ingredienti: La pasta (di consistenza decisamente dura) si ottiene rinfrescando al mattino una biga di 12-15 ore con l'aggiunta del 20% di farina e salando normalmente al 2%. Impasto: L'impasto ottenuto, viene lavorato subito e suddiviso nelle pezzature volute formando delle pastelle molto strette, allungate e appiattite, piegate in maniera tale da ottenere una sorta di chiocciola. Dopo una puntatura di 60-70 minuti, questa va tagliata sulla parte superiore in modo da permetterle, una volta in forno, di aprirsi e assumere così la forma caratteristica. La cottura va effettuata a temperatura di 200-210 gradi per 40-45 minuti secondo la pezzatura, tenendo le valvole aperte per gli ultimi 15 minuti. Aspetto: Dalla forma allungata, quasi a ricordare una caramella, possiede una crosta dorata e croccante.
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